COLANDINE -Piatto Antico - CERAMICHE ANDREA GALVANI PORDENONE 1910-1930
CERAMICHE ANDREA GALVANI PORDENONE 1910-1930
(immagine CINESERIA)
diametro 22
stampa COLANDINE
stampa COLANDINE
Ceramica GALVANI
cenni storici
La manifattura ceramica "Galvani" di Pordenone viene fondata nel 1811 da Giuseppe Galvani.
Dal 1823 i manufatti, in terraglia dura, usciti dalla fabbrica "Galvani" vengono marcati con il simbolo grafico di un'ancora.
Nel 1836 la manifattura diviene di proprietà del nipote di Giuseppe, Andrea, nel 1855 è ereditata dai fratelli Giuseppe e Giorgio, che per primi utilizzano il simbolo del galletto come marchio di fabbrica.
Nel 1885 diviene titolare della ditta Luciano, figlio primogenito di Giorgio.
Nel 1911 la gestione della fabbrica passa ad Andrea Galvani che ne muta ragione sociale in "Società Anonima Andrea Galvani" e il simbolo grafico in un galletto stilizzato, o la testa di un gallo, uniti ad una G.
Nel 1921 la fabbrica, distrutta da un grande incendio, viene ricostruita in modo moderno e questo permette di realizzare una produzione più vasta ed eterogenea.
In questi anni la ditta si avvale della collaborazione di Teonesto Deabate, Eugenio Polesello e Gino Rossi.
A partire dall'inizio degli anni Venti, sotto la direzione artistica di Angelo Simonetto, e successivamente negli anni Trenta con la collaborazione di Armando Pizzinato eRoberto Rosati, la manifattura lascia la tradizionale produzione e comincia a realizzare opere di sapore modernista spesso decorate con disegni all'aerografo con l'uso di mascherine.
In questi anni nei locali della manifattura è attiva una scuola di ceramica tra i cui allievi troviamo Loris Dell'Anese.
Tra i collaboratori di questi anni esterni alla manifattura che realizzano modelli per la produzione ricordiamo il faentino Anselmo Bucci.
Nel 1925 Teonesto Deabate lascia la ditta per trasferirsi, alcuni mesi dopo, alla "Lenci".
Nel 1929 la ditta, che si distingue per gli interessanti tentativi di rinnovamento stilistico e cromatico, realizza un servizio da tavola su disegno di Giacomo Balla.
Nel 1930, grazie all'eredità di famiglia, la manifattura diviene di proprietà esclusiva di Andrea Galvani.
Nello stesso anno Anselmo Bucci fornisce alcuni modelle alla manifattura.
Nel 1933 la "S.A. Galvani" di Pordenone presenta, con successo, alcuni interessanti vasi in terraglia alla V Triennale di Milano.
Nel 1938 inizia la sua collaborazione con la ditta il pittore e scultore Ruffo Giuntini che si protrarrà fino al 1942 lasciando un profondo segno di rinnovamento nella produzione.
Nel 1939 la direzione della manifattura passa a Pino Galvani che mantiene i temi decorativi di sapore novecentista, tipici della manifattura, fino alla metà degli anni Quaranta.
Nel 1942 la "Galvani" è presente alla Biennale di Venezia.
Nel secondo dopoguerra, a causa di un mancato rinnovamento artistico tecnologico, la produzione della "Galvani" assume un orientamento più commerciale che non trova grandi riscontri sul mercato e, nel 1969, la manifattura, ancora attiva ma ormai in netto declino, viene ridimensionata trasferita in località Villanovia.
di questi anni è la collaborazione con la "Galvani" di Clarimbaldo Tognana.
Nel 1973 la ditta diviene di proprietà di Ugo Orlandi che, a sua volta, nel 1979, la cede alla "Tognana Ceramiche".
Nel 1983 la "Galvani" viene definitivamente chiusa.
Fino al 1900 | Fino al 1900 | Dal 1900 | 1900 - 1930 | 1900 - 1930 | 1900 - 1930 | 1910 - 1930 |
1920 - 1935 | 1920 - 1935 | 1925 - 1938 | 1934 - 1935 | fino al 1938 | 1930 - 1938 | 1930 - 1940 |
Anni Trenta | Anni Cinquanta | Anni Cinquanta | Anni Sessanta | Anni Sessanta | 1962 | 1962-1965 |
1965 - 1967 | Fino al 1968 | Fine anni Sessanta | Anni '60 e '70 | dai '70 a fine prod. | dai '70 a fine prod. | dai '70 a fine prod. |
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